la sporca guerra economica e il volto dei ragazzi

Morire a 24 anni

“E a volte penso che soltanto l’incoscienza dei ragazzi, un’ autentica non mentita incoscienza, può consentire di vedere quel che succede e non picchiarsi il petto. Del resto gli eroi di queste valli sono tutti ragazzi, hanno lo sguardo diritto e cocciuto dei ragazzi”

Ancora una volta, con dolore, dobbiamo aggiungere allo scarno comunicato stampa, le parole di Pavese.

Rientrerà in Italia domenica prossima alle 10 la salma di Tiziano Chierotti, il caporale degli alpini morto in uno scontro a fuoco avvenuto ieri nel distretto di Bakwa, a sud di Herat, in Afghanistan. Lo ha detto stamani il maggiore Matteo Mineo, comandante del distaccamento del Secondo Reggimento Alpini di stanza a Cuneo di cui Tiziano faceva parte, che stamani ha fatto visita alla famiglia di Chierotti, a Taggia.

«Siamo consapevoli di quello che andiamo a fare in Afghanistan – ha detto -. Il Secondo Reggimento Alpini, ad esempio, ha perso anche altri cinque militari nella missione del 2006 e un altro è rimasto gravemente ferito, nel 2008. Non posso dire che ci stiamo abituando a questo, perché non ci abitueremo mai a situazione del genere, ma siamo addestrati e assolutamente consapevoli che c’è anche questa eventualità». «Abbiamo saputo della tragedia ieri mentre stavamo effettuando un’attività alpinistica. Dopo aver appreso la notizia il nostro pensiero è andato subito alla mamma e alla sorella di Tiziano».

Io non credo che possa finire. Ora che ho visto che cos’ è guerra, cos’è guerra civile, so che tutti, se un giorno finisse, dovrebbero chiedersi: – E dei caduti che facciamo? Perché sono morti? – Io non saprei cosa rispondere. Non adesso almeno. Né mi pare che gli altri lo sappiano. Forse lo sanno unicamente i morti, e soltanto per loro la guerra è finita davvero (Cesare Pavese, La casa in collina)

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