Né Lidia, né il professore potevano immaginare. Forse era l’inizio di una storia meravigliosa. Con un areoplanino di carta … Mentre fuori c’era una leggera brezza e il cielo era di un celeste esplosivo.
Le frasi finali del bel racconto Prima media, sono sintetiche della atmosfera di stupore tipica della narrativa di indagine di Danila Marsotto e in particolare della sua raccolta (nove racconti brevi) appena uscita Il glicine del Colosseo, L’Autore Libri Firenze. Non a caso inserisco queste frasi dopo il post precedente: la parola semplice, piccolo (Il cristianesimo: una storia semplice, piccola via, piccole note, il piccolo aereoplano capace di sorprendere e rimescolare le carte) sono le più ripetute. Il libro è dedicato alla madre della scrittrice e a Don Giacomo Tantardini. Nasce sicuramente nella trama di stupore attorno alla persona di Giacomo. Tanto che l’incontro tra la giornalista Caterina e Maigret nel racconto A cena con Maigret mi fatto pensare che la scrittrice trasfigurasse, in qualche modo, da lontano, ma con commozione, il suo incontro, sorprendente e inaspettato (dove negli ultimi tempi “i piccoli gesti” di preghiera e carità erano al centro di una vita “semplice”) con Giacomo… La verità è sempre semplice, aveva detto una volta Maigret.
L’inizio di una storia meravigliosa … Con i migliori auguri di un Santo Natale.
La verità è sempre semplice, aveva detto una volta Maigret, durante un’ inchiesta. “E vero – pensava Caterina – e le ritornavano alle mente spezzoni di frasi che, non sapeva come, ma ripeteva, da sempre, a memoria.
“Le vittime e i criminali sono solo uomini, uomini con le loro speranze, affetti, desideri, sogni, giacche logore, calze di seta smagliate, abiti consunti e eleganti, assegni, o poche banconote stropicciate ….
Ciò che Maigret aveva scoperto era quel semplice palpito del cuore che si nasconde anche dietro le apparenze più grottesche.
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