Dì che sei una di loro, i racconti di Uwem Akpan

L’Africa senza lieto fine

Le vie cominciarono a riempirsi. I ragazzi di strada erano svegli e si erano sparpagliati nel nuovo giorno, come galline verso il becchime. Alcuni si muovevano intontito, già ubriachi di  kabire (la colla che i ragazzi “sniffano nella periferia di Nairobi) Uno ha raccontato i suoi sogni urlando e  gesticolando come un matto. Un altro era in ginocchio , e pregava tremando, gli occhi serrati come se non li volesse aprire più

Dì che sei una di loro, i durissimi, bellissimi cinque racconti del gesuita Uwem Akpan della sua Africa vista con gli occhi dei bambini, abbandonati, in lotta per non essere venduti come schiavi (Ingrassare per il Gabon, autentico capolavoro), o testimoni di sanguinosi e barbarici scontri tra etnie. Nessuna concessione al lieto fine, alla speranza. La scrittura potentissima, con ardite metafore terrigne, nient’affatto stonate nelle drammatiche vicende narrate, ha come unico scopo “di svelare una realtà che troppo spesso ci rifiutiamo anche solo di prendere in considerazione”. Visitate il sito dello scrittore, troverete il primo e più breve racconto del libro, edito da Mondadori, in versione integrale, anche la traduzione italiana è decisamente migliore nel libro.

Ecco quello che dice di sè lo scrittore:

Sono nato in un vino di palma albero in Ikot Akpan Eda in Ikot Ekpene Diocesi in Nigeria.Sono stato ispirato a scrivere dalle persone che si siedono intorno alla mia chiesa del paese di condividere il vino di palma dopo Domenica la Messa, dalla Bibbia, e l’umorismo e la resistenza dei poveri. Mio nonno era uno di quelli che ha portato la Chiesa cattolica al nostro villaggio.Sono stato ordinato sacerdote gesuita nel 2003, e mi piace celebrare i sacramenti per i miei compaesani. Alcuni di loro non hanno alcun problema mi blocca in mezzo alla strada e chiedendo confessione! ho ricordi molto della mia infanzia nel mio paese, dove tutti si conoscono, e tutti i miei zii paterni vivono ancora insieme in un unico grande complesso. Quando ero piccola, mia madre mi ha detto e mi ha fatto racconti popolari ei miei tre fratelli a leggere molto. Sono diventato uno scrittore di fantascienza durante i miei anni di seminario. Ho scritto di notte, quando i computer della comunità erano liberi. I virus informatici mangiato gran parte del mio lavoro. Infine, il mio amico Wes Harris ha creduto in me abbastanza per farmi un computer portatile. Questo mi ha salvato dalla disperazione di perdere le mie storie e mi ha fatto cominciare a vedere Dio ancora in seminario. Le storie su quel primo laptop sono il cuore di dire che sei uno di loro .Ho ricevuto il mio master in scrittura creativa presso l’Università del Michigan nel 2006. Nel 2007, ho insegnato a Harare, Zimbabwe. Ora mi servono a Chiesa di Cristo Re, Ilasamaja-Lagos, in Nigeria. ho sempre vediamo l’ora di mio villaggio. Non importa quanto alto l’uccello vola, le sue gambe ancora affrontare la terra.Quando torno a Ikot Akpan Eda, il mio popolo e io sarò celebrare questo libro nel nostro modo, con un sacco di frottole, preghiere spontanee, e vino di palma!

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