Vico e i fanciulli poeti

Peregrin d’amore: Affinati incontra i poeti nei loro luoghi

Questa Degnità filologica-filosofica ne appruova che gli uomini del mondo fanciullo, per natura, furono sublimi poeti.Il più sublime lavoro della poesia è alle cose insensate dare senso e passione, ed è proprietà de’ fanciulli di prendere cose inanimate tra mani e, trastullandosi, favellarvi come se fussero, quelle, persone vive.

Giambattista Vico (Scienza Nuova, Libro primo, Degli elementi, XXXVII)

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