Dedico queste frasi al fine studioso quanto affascinante affabbulatore di letterature (quella francese ma non solo), docente a Tor Vergata-Roma Enrico Guaraldo, scomparso lunedì in seguito ad una operazione chirurgica. In cerca del mattino è il titolo esemplare di uno dei suoi libri saggistici (Flaubert, Gadda, Manzoni, Proust, Mann, Joyce, Camus, Dürrenmatt, Beckett, Bonnefoy), un tema affascinante, la ricerca delle origini, del senso della nascita, tra vita e idea totalizzante della letteratura che aveva creato una schiera di amanti della letteratura. Ne è stato un segno tangibile, nell’ora del dolore e della speranza, come hanno detto con commozione gli amici e colleghi Daniela Guardamagna e Luca Bevilacqua, la presenza di una folla di giovani ai funerali di stamattina, molti in lacrime di vero dolore.

In cerca del mattino

D’aprirci in fiore e d’appassire insieme noi facciamo esperienza (Rilke)

Meta della poesia è vedere l’invisibile è udir l’inaudito (Rimbaud)

La poesia è tornare ragazzi (Beppe Mariano)

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