Queste parole di Carlo Bo del 1988, per In Exitu, mi sembrano riassumere bene la prima impressione sfogliando il terzo, ricchissimo, volume delle opere di Testori. Un aumento continuo di necessità e forza, dove sei dentro i fatti e la realtà, con i personaggi. Dentro il verbo, non la parola della letteratura. Con quel finale come di un abbraccio che tutto racchiude, rappresentato dalla traduzione della Prima Lettera ai Corinti e i Tre Lai.
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