No! No! No, e poi no!. Lunghezza e larghezza non significa trascinare le sillabe come se fossero chevingum!
Significa far tremare la natura, la tessitura. le cellule, il cuore! Perché ogni parola, a seconda di come e dove risulta collocata entro la forma e il ritmo di un periodo, d’una frase, tic, tac, tic, acquista un sempre diverso e particolarissimo cuore; anche se è la stessa. Si tratta di farne emergere, come per caso, epperò con pienissima coscienza, la musica interna: quell’interior musica, che è poi l’interior senso per cui l’autore l’ha voluta lì, proprio lì; da cui essa prende corpo e si fa quello che già qui si sta facendo; anche se voi non v’accorgete, tanto ne siete disabituati o digiuni … Si fà, ecco, teatro…
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