Capita di mettere piede in un ospedale, e vedi le sofferenze della gente. Quando capita vicino o ti si apre il cuore o si diventa ancora più cinici. La riflessione di un amico e la frase, dura, potente, cristallina di Suor Rosaria Paxia

Siamo tutti feriti

La piccola ombra dà maggior risalto allo splendore del cielo.
Il cielo mi è sempre parso più bello e meno soffocante se una nuvola lo
attraversa.
E all’alba e al tramonto s’infiamma e arrossisce della sua bellezza.

Uno dei tanti junghiani che leggevo da ragazzo parlava di una sua malattia
cronica come del good companion. Non è un paradosso, chi il mal di testa, chi il mal di
pancia, chi la pressione, chi tutti e tre, chi purtroppo anche di più, ma tutti siamo feriti.
Il nostro comune amico ora lo sa.
Saperlo aiuta. Ecco perché è un buon compagno questo nuovo venuto.
Chi si illuda di essere qui per sgavazzare fallisce la vita. La pena
maggiore non saranno le caldaie dell’inferno,
ma essere vissuti senza essercene accorti.
Il problema fisico invita a risolvere enigmi maestosi.
L’uomo spensierato è un rinnegato della vita.
(un grande amico)

Un giorno mi hai chiamato più forte
donandomi la malattia,
in essa ho scoperto che ciò che vale
è il donarsi senza misura.
(Suor Rosaria Paxia)

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