Nella luce del mattino

–Rocco Auciello

I pugni in tasca, Rocco, gli amici di San Lorenzo

“I pugni rimangono in tasca e le tasche sono anche rotte”, mi dice Rocco, usciti all’aria aperta dopo lo strangolamento di una “storia frantumata”, nello spettacolo I pugni in tasca, tratto, dallo stesso regista Marco Bellocchio dal suo film di più di quarant’anni fa. Mi viene in mente una espressione della poetessa e drammaturga Mariangela Gualtieri (in teatro con Caino, ne riparleremo) da Paesaggio con fratello rotto: “Non facciamo altro che udire parole funebri…Sono stanca di vedere fotografata l’ira, la nostra faccia lurida… Ringrazio chiunque mi porti una parola luminosa”. Rocco, figura imponente e dolce, insegnante di sostegno, amante della matematica e del tedesco, è poeta di parole luminose, dono di fatti e volti. Poeta della gratitudine verso tutti i suoi amici che si radunano per pregare insieme nella Basilica di San Lorenzo e dei Santi Cosma e Damiano, ai Fori, nel cuore di Roma.

Nella luce del mattino/nella nostalgia della sera/su valli, mari, monti, città traffici e silenzi/ brilla “ridente e fuggitiva” la lucciola della Bellezza// Schiva, pudica eppur chiara di suoni, canti/ sorgente e mare, riga nel cielo/ verso l’orizzonte vicino del cuore (Rocco Auciello)

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