Nato a Roma il dodici luglio del 1935 e scomparso, sempre nella capitale nel 2002, è rimasto sotto le macerie nel bombardamento di Roma del 19 luglio:
Da Nell’estate mio padre
Poi, d’improvviso un mattino
del 19 luglio ’43 tutto scomparve,
e rimasi per dieci ore sotto le macerie,
abbracciato a mia madre. Non lo sapevo
ma ascoltando il suo eterno grido,
fu in quel momento che divenni poeta.
In purissimo azzurro
Ora è notte. Oltre la finestra a croce,
in purissimo azzurro,
oltre un fantastico candido lenzuolo, teso
ai fili eterni della Storia implacabile,
scorgo, ed è silenzio, ferma la stella
e le mura incrollabili di Gerusalemme d’oro.
Io non so come
Io non so come,
la notte è lunga
e il tempo un mostro,
ma so che verrà l’alba
e la vita degna
sarà in ogni uomo,
e la terra non tremerà più
e la stella di Betlemme
ricorderà per sempre che Cristo
è Veramente nato
per tutti gli uomini.
Io non so come,
la guerra è sulla terra
e il male sconvolge la Creazione,
ma so che verrà l’alba
e ogni uomo avrà il suo pane
e ogni uomo sulla spiaggia
riconoscerà Cristo che mangia
pesce e parla con lui.
Io non so come,
anche quest’anno è stato orrendo
di massacri e di morti,
ma so che verrà l’alba
eterna, la luce che attende
ogni creatura, fatta a immagine
di Dio, canto dell’universo.
Io non so come,
la notte è lunga
e il tempo un mostro,
ma so che verrà l’alba.
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