Iniziata nel lontano 1975, la collana delle benemerite Edizioni S. Olschki di Firenze, Saggi e testi del Centro Studi di Letteratura Italiana in Piemonte Guido Gozzano-Cesare Pavese, conta 21 volumi, per lo più, ma non solo, dedicati ai due importanti scrittori novecenteschi di cui il Centro conserva le carte
Gli ultimi due volumi dedicati a Pavese: Una bellissima coppia discorde; il carteggio tra Cesare Pavese e Bianca Garufi (1945-1950) curato nel 2011, Maria Rosa Masoero, e Le Odi di Quinto Orazio Flacco Tradotte da Cesare Pavese, Edizioni S. Olschki, 2013, per l’attenta cura di Giovanni Barberi Squarotti, studioso impegnato ad individuare il ponte tra mondo classico e autori moderni e contemporanei.

Le Odi di Orazio tradotte da Cesare Pavese (a soli 18 anni)

Non credere siano moriture le parole ch’io, nato sulle rive dell’Aufido muggente fin lungi, riservandole di unirle a un suono di corde pronuncio in un arte non ancora popolare.

Se anche Omero di Meonia occupa il primo posto, non per questo scompaiono le Muse di Pindaro e di Simonide di Ceo né quelle fiere di Alceo e le severe di Stesicoro, né il tempo ha distrutto quel po’ che un giorno Anacreonte compose giocosamente. Spira ancora l’amore della fanciulla eolia e quelle fiamme vivono affidate alla sua lira.

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