Santa Maria, Madre di Dio,
conservami un cuore fanciullo, puro e limpido come una sorgente.
Ottienimi un cuore semplice, che non si ripieghi sulle proprie tristezze,
un cuore largo nel donarsi, pieno di tenera compassione,
un cuore fedele e generoso che non dimentichi alcun bene e non serbi rancore di alcun male.
Formami un cuore dolce e umile, che ami senza esigere di essere riamato,
contento di scomparire in altri cuori sacrificandosi davanti al Tuo Figlio divino.
Un cuore grande e indomabile così che nessuna ingratitudine lo possa chiudere
e nessuna indifferenza stancare.
Un cuore tormentato dalla gloria di Gesù Cristo, ferito dal Suo amore,
la cui piaga non guarisca se non in Cielo.
Marcella, nella Santa Messa in memoria di Rocco (vedi post precedenti), il 4 maggio all’Istituto San Gabriele, ha indicato di recitare insieme la preghiera che Rocco tanto amava. A tutti gli amici è parso limpido che le parole di Grandmaison descrivono il cuore di Rocco. Il suo “donarsi”, la sua ferita piena di gioia e movimento, ora riposa in Cielo.
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