Andrea Zanzotto, Luoghi e paesaggi, Bompiani, 2013 (l’articolo è del 1994 e offre una breve ma profonda storia del paesaggio nella pittura, soprattutto Corot)

Il paesaggio, rapporto con una verità potente

Quel cerchio di luci, ombre, vaghe figure che continuano a inanellarci col suo tessersi, smagliarsi, ricomporsi – solo che si esca per un attimo dalle metropoli – ci arriva sempre come paesaggio, perfino nella prospettiva degli aerei, resta l’epifania più adeguata della natura.

Sì, è vero che oggi questa natura è sempre più violata, che la proliferazione urbana delle foreste ormai stanno per generare mutamenti catastrofici in cielo in terra in ogni luogo … ma è pure vero anche oggi che qualunque tentativo umano di cogliere, sia pur solo per un attimo, il rapporto con una verità potente globale in cui origine della natura e origine dell’io si incontrino, sottintende comunque una visione idea che è il paesaggio come è stato meditato soprattutto dalla pittura

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