Silvano Ceccherini, La traduzione, Feltrinelli, 1963, ristampato da Elliot. La storia del viaggio di un detenuto dal volto autobiografico, Olgi, da Civitavecchia al carcere di Saluzzo. Ne riparlereno

Gli occhi degli scrittori

“Non sapevo che gli scrittori si riconoscessero dalla faccia”.
“Faccia per dire occhi. Occhi di ladro e di poliziotto, avidi, sempre all’erta. Se non sei capace di mangiare la vita, tutta la vita, non puoi nemmeno essere capace di descriverla

“Per cosa allora tu scrivi”, incalzò il marchigiano.
“Perché soffro e amo la vita”

” E perché devo esprimermi. Ho bisogno di esprimermi”

No Comments

Leave a Reply

Your email is never shared.Required fields are marked *