Sono passati 15 anni dalla scomparsa del caro amico Patrizio Barbaro, il 29 settembre del 1999. Più volte, da questo blog, ci ha donato la sua voce. Grazie Patrizio, perché queste cose accadono soltanto quando meno ci s’aspetta”. –

A Patrizio, ora che abbracci tutto

“Ora che lui non c’è mi pare che dovrei pensare a tante cose, la filosofia, la politica, la storia, seguo le gazzette, leggo i libri, mi ci rompo la testa, ma le cose che voleva dire lui non sono lì, è altro che lui intendeva, qualcosa che abbracciasse tutto, e non poteva dirla con parole ma solo vivendo come visse”.

“Ogni volta che rivedo la mia vita fissata e oggettiva sono preso dall’angoscia; soprattutto quando si tratta di notizie che ho fornito io… spero sempre d’aggirare il mio rapporto nevrotico con l’autobiografia”.
Italo Calvino non amava parlare di sé. Era difficile superare la sua ritrosia. Eppure ha lasciato varie tracce. Ha scritto lui stesso l’autobiografia rispondendo all’invito di Elio Filippo Accrocca e in forma di Nota Introduttiva a “Gli amori difficili” del 1970, poi uno spiritoso curriculum per Franco Maria Ricci e ha lasciato spesso interviste di “memoria”.
Sono usciti postumi “La strada di San Giovanni”, affresco di ricordi, e “Eremita a Parigi”, che, nonostante i passaggi mancanti, racconta alcuni tempi della vita dello scrittore.
Avevamo i pezzetti e le combinazioni che Calvino ci aveva preparato e il volume è stato il lento svelamento del loro ordine. Abbiamo avuto l’impressione di entrare in una specie di “giallo”. Le sue fotografie sul tavolino come i suoi amati tarocchi. Un film con suspense : eccolo camminare accanto al padre per le strade dell’infanzia, “filosofare” sui lungomari, evocare battaglie, stupirsi di ragni, alberi e cavalieri, leggere i libri degli altri, poi improvvisamente sparire con un colpo di scena e cominciare a ingiallire, e ritornare, cercando invisibili fili da dipanare e cose da guardare, fino alla fine.
“Dalla muta distesa delle cose deve partire un segno, un richiamo, un amico : una cosa si stacca dalle altre con l’intenzione di significare qualcosa… Le occasioni di questo genere non sono certo frequenti, ma prima o poi dovranno pur presentarsi: basta aspettare che si verifichi una di quelle fortunate coincidenze in cui il mondo vuole guardare ed essere guardato nel medesimo istante e il signor Palomar si trovi a passare lì in mezzo. Ossia, il signor Palomar non deve nemmeno aspettare, perché queste cose accadono soltanto quando meno ci s’aspetta”.

(Le parole che Patrizio ha voluto inserire come presentazione del libro Patrizio Barbaro, Fabio Pierangeli, Italo Calvino, Biografia per immagini, Gribaudo)

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