Dal “Corriere della sera” di cinque giorni fa.

«Tutti i cristiani sono chiamati a lottare per l’abolizione della pena di morte, ma anche per il miglioramento delle condizioni carcerarie

Esplora il significato del termine: Abolire la «pena di morte, legale o illegale che sia e migliorare le condizioni carcerarie nel rispetto della dignità umana». Lo chiede Papa Francesco e aggiunge: «l’ergastolo è una pena di morte nascosta». La denuncia l’ha fatta nel suo discorso all’Associazione Internazionale di Diritto Penale. «Tutti i cristiani e gli uomini di buona volontà – afferma – sono chiamati oggi a lottare non solo per l’abolizione della pena di morte, legale o illegale che sia, e in tutte le sue forme, ma anche al fine di migliorare le condizioni carcerarie, nel rispetto della dignità umana delle persone private della libertà. E questo, io lo collego con l’ergastolo». Nel discorso, il Papa ricorda che «da poco tempo, nel Codice penale del Vaticano, non c’è più, l’ergastolo»Abolire la «pena di morte, legale o illegale che sia e migliorare le condizioni carcerarie nel rispetto della dignità umana». Lo chiede Papa Francesco e aggiunge: «l’ergastolo è una pena di morte nascosta». La denuncia l’ha fatta nel suo discorso all’Associazione Internazionale di Diritto Penale. «Tutti i cristiani e gli uomini di buona volontà – afferma – sono chiamati oggi a lottare non solo per l’abolizione della pena di morte, legale o illegale che sia, e in tutte le sue forme, ma anche al fine di migliorare le condizioni carcerarie, nel rispetto della dignità umana delle persone private della libertà. E questo, io lo collego con l’ergastolo». Nel discorso, il Papa ricorda che «da poco tempo, nel Codice penale del Vaticano, non c’è più, l’ergastolo»

«Carcerazione preventiva è pena illecita occulta»
«La carcerazione preventiva, quando in forma abusiva procura un anticipo della pena, previa alla condanna, o come misura che si applica di fronte al sospetto più o meno fondato di un delitto commesso, costituisce un’altra forma contemporanea di pena illecita occulta, al di là di una patina di legalità» ha detto Papa Francesco. «Questa situazione è particolarmente grave in alcuni Paesi e regioni del mondo, dove il numero dei detenuti senza condanna supera il 50% del totale – ha ricordato Francesco – Questo fenomeno contribuisce al deterioramento ancora maggiore delle condizioni detentive, situazione che la costruzione di nuove carceri non riesce mai a risolvere, dal momento che ogni nuovo carcere esaurisce la sua capienza già prima di essere inaugurato. Inoltre è causa di un uso indebito di stazioni di polizia e militari come luoghi di detenzione». «Il problema dei detenuti senza condanna va affrontato con la debita cautela – ha dichiarato il Papa – dal momento che si corre il rischio di creare un altro problema tanto grave quanto il primo se non peggiore: quello dei reclusi senza giudizio, condannati senza che si rispettino le regole del processo».
«No al carcere per bambini e anziani»

Papa Francesco chiede anche un ripensamento nell’applicazione delle sanzioni penali a bambini e vecchi e nei confronti di altre persone vulnerabili. «Gli Stati – afferma nel discorso rivolto alla Associazione Internazionale di Diritto Penale – devono astenersi dal castigare penalmente i bambini, che ancora non hanno completato il loro sviluppo verso la maturità e per tale motivo non possono essere imputabili». Secondo il Pontefice, «essi invece devono essere i destinatari di tutti i privilegi che lo Stato è in grado di offrire, tanto per quanto riguarda politiche di inclusione quanto per pratiche orientate a far crescere in loro il rispetto per la vita e per i diritti degli altri».

No Comments

Leave a Reply

Your email is never shared.Required fields are marked *