Lo scrittore americano di Manhattan Transfer, come Hemingway, è in Italia nella Grande Guerra con la Croce Rossa. Lo racconta nelle memoria, in traduzione italiana Tempi migliori, Dalai editore.

John Dos Passos e gli occhi di Giotto

La nostra villa era vicina a Padova, Là, per la prima volta, ebbi l’occasione di ammirare gli affreschi di Giotto, quelli della vita di Cristo, nella Cappella degli Scrovegni. Mi sembrano i più bei dipinti del mondo. Come molti ragazzi in college m’ero fatto un punto d’onore di non essere religioso. Non essendo mai stato battezzato dichiaravo che non avevo a che fare con il cristianesimo più di quanto ne avessero i pinguini di Anatole France. Ora, vista attraverso gli occhi di Giotto, la storia di Gesù veniva ad assumere una realtà che non ha mai più perduto. Ancora oggi mi raffiguro gli Evangeli entro le medesime proporzioni dolci e maestose delle figurazioni di Giotto.

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