ironico come sempre… anche su se stesso. Ringrazio Maria Letizia Ghidini una fan di Erri di avermelo segnalato

Dal blog di Erri De Luca

Il sosia di un giorno

Il 22 marzo 2015 è assente dalla mia memoria. Ne ho il brandello finale di un letto in ospedale. Mi è toccata un’amnesia totale, combinata con una crisi fisica. Altri mi hanno riferito quelle ore agitate e culminate con un elicottero che mi depositava sul tetto dell’ospedale di Latina. Altri mi hanno informato dei dettagli.

Così mi trovo un mio ricordo narrato da loro. È’ l’opposto di quello che faccio con la scrittura, dove prendo un ricordo e lo racconto agli altri, anche a quelli che c’erano in quell’episodio e l’hanno dimenticato.

Nel giorno mancante io sono personaggio di una storia che non conosco, raccolta da altri che parlano di me, che però è un altro. Potrebbero inventare, aggiungere varianti, non potrei smentirlo. C’ero ma non ero io. Non so nulla di quell’altro, il sosia di una domenica di marzo.

Il giorno seguente in ospedale un dottore mi chiede se lo riconosco. Era di turno al pronto soccorso: no, non lo riconosco. Mi ha fatto domande alle quali ho risposto puntualmente. Il sosia era vigile. Poteva approfittare dell’occasione, compiere azioni riprovevoli, sfruttando l’immunità dello smemorato. Non lo ha fatto. Era un sosia rispettoso, più di me. Non sarebbe stato incriminato per istigazione
Erri De Luca

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