La lor concordia e i loro lieti sembianti,
amore e meraviglia e dolce sguardo
facieno esser cagione di pensier santi;
tanto che ‘l venerabile Bernardo
si scalzò prima, e dietro a tanta pace
corse e, correndo, li parve esser tardo
(Par, XI, 76-81)
Cristo e gli apostoli, Francesco e i suoi primi amici: una esperienza che Dante ci comunica nel momento in cui anch’egli la sta sperimentando (o per lo meno, figuralmente, presentando) con Beatrice, nei versi 10-12, lasciando alle spalle le cure meschine che dividono l’anima
quando, da tutte queste cose sciolto,
con Beatrice m’era suso in cielo
cotanto gloriosamente accolto
Così, nota Onorati, una commozione particolare accompagna Dante nell’entrare nei luoghi del santo, in quella particolare geografia devozionale caratterizzante il paesaggio italiano descritto nel Purgatorio e nel Paradiso, la tenuta lirica è data dalle simbologie, «dai transfert di persone e significati di eco evangelica (la sposa, cioè la povertà; lo sposo, cioè il Poverello d’Assisi dietro cui si scalzano i primi seguaci, tanto madonna Povertà piace)».
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