Il 27 e 28 a Maratea convegno internazionale su Pasolini. Parlerò di questa amicizia sincera tra Pasolini e il dott. Lucio Caruso, medico volontario napoletano, critico cinematografico tra i più stretti consiglieri dei film di PPP dal Vangelo secondo Matteo (ufficialmente) alla collaborazione amichevole e non istituzionale a Teorema. Dopo quel film, nel 1968, Caruso parte per l’Africa, dopo fonda 4 ospedale, tornando in Italia 13 anni dopo. Mi rammarico di non averlo mai incontrato prima della morte, esattamente due anni orsono,

L’assoluto nell’ assolutamente degradato: Lucio Caruso il medico volontario amico di Pasolini

So che da Pasolini ho ricevuto un nuovo modo di approccio ai poveri, considerandoli non tanto oggetto di carità, ma più evangelicamente presenza di Cristo. L’amicizia con Pasolini e gli scontri che abbiamo avuto, mi hanno portato a cercare l’assoluto nell’assolutamente degradato. Così, nei 13 anni passati in Africa quale medico nei villaggi più poveri dell’Africa equatoriale, ho scoperto che i poveri sono il nascondiglio di Dio.

Per lui il sacro era la ricerca affannosa di uno che si credeva ateo, e al tempo stesso il rimpianto accorato della vera fede praticata da bambino. Il sacro era per lui al di fuori della portata dell’uomo, il totalmente altro, l’intangibile, l’ irraggiungibile. Eppure al tempo stesso sa rendersi desiderato fino alla alienazione, come nel film Teorema

(Lucio Caruso, “Avvenire”, 2 settembre 1988)

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