“Ho detto alla mia anima: taci e lascia che scenda su di te / il buio / Che sarà l’oscurità di Dio. Come in un teatro, / si spengono le luci, per poter cambiare la scena”. Se la terza strofa di East Coker di Eliot (Nel mio principio è la mia fine, nella mia fine è il mio principio) ci porta nella notte di San Giovanni della Croce, il canto della IV annuncia la Passione del Salvatore (il chirurgo ferito). Solo attraverso di Lui si torna all’inizio:
Il chirurgo ferito maneggia l’acciaio
Che indaga la parte malata;
Sotto le mani insaguinate sentiamo
L’arte pungente e pietosa di chi guarisce
E scioglie l’enigma del diagramma della febbre.
La nostra unica salute è la malattia….
Nostra sola bevanda il sangue che stilla
Nostro solo cibo la carne sanguinosa:
E a dispetto di ciò ci piace pensare
Che in sostanza siamo fatti proprio di carne e sangue…
E ancora, a dispetto di ciò, parliamo di venerdì santo.
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