Preparo il corso di Letteratura italiana del prossimo anno accademico: che gira su due personalità poetiche con non poche affinità, nelle enormi differenze. L’assoluto e l’imperfezione. Vedi il bel saggio di Maurizio Pistelli, Consonanze letterarie tra Michelstaedter e Rebora, in Carlo Michelstaedter. Poesia e ansia di assoluto, Donzelli editore. Ne avevano parlato anche Giovanni Getto, GIanni Mussini, Maura Del Serra. La radicale e intransigente ricerca dell’assoluto che in Rebora viene afferrata dalla Grazia, dalla umiltà sacerdotale. In Carlo rimane profezia e bellezza titanica, come nelle parole di Biagio Marin.

Clemente Rebora e Carlo Michelstaedter: rompere la nebbia col lampo del miracolo.

Carlo_Michelstaedter

Io ti parlerei di Dio e della vera vita: supporterei i miei argomenti negativi con la folle speranza d’una eterna felicità per chi ha seguito la via della salute …
No, io non ti parlo di ciò, né so rompere la nebbia col lampo del miracolo – no, dio non è con me – non è con nessuno più – io sono solo, , e niente so e niente posso

. (Carlo Michelstaedter, Dialogo della salute)

Le parole di Biagio Marin su Carlo Michelstaedter rilette da Pistelli:

Non si può considerare ateo un uomo che ha e vive l’esigenza etica in modo così assoluto … non è verco che Carlo Michelstaedter si debba considerare un caduto, tutta la sua vita di pensiero e di poesia è canto a Dio…
Aveva fame dell’assoluto, aveva fame di Dio, di una luce che non conoscesse mai variazioni e, meno che meno, il tramonto. E, verso quella luce, egli si è volto, essendo ancora un giovinetto pieno di grazia e di intelligenza, ma, ancor di più, di amore del divino.

(Biagio Marin)
:

“-La voce di Dio è sottile quasi inavertibile, è appena un ronzio. Se ci si abitua, si riesce a sentirla dappertutto”- Ed emesso un sibilo lievissimo, in sordina, fece il gesto di chi afferra qualcosa in aria, come se desse la caccia ad una zanzara.

Cosi Montale ricorda l’incontro e le parole di Clemente Rebora, sacerdote rosminiano.

Io da vent’anni a oggi, ho sperimentato tutte le direzioni: e le ho trovate ingannevoli, fuor di quella indicata da Maria e Gesù

(Clemente Rebora in una lettera al fratello Piero (Vedi il volume di Pistelli, p.110)

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