Non trovo parole più appropriate per un Ritratto di Roberto Salsano, prematuramente scomparso di queste da Facebook di Sergio Campailla, ricordando la comune docenza al Suor Orsola di Napoli:
Ho saputo della scomparsa di Roberto Salsano. Mi aveva nascosto, per timidezza, la gravità del suo male.
Lo conoscevo dal 1985, quando fui chiamato all’Università La Sapienza. E lui cominciò da subito a collaborare alla mia cattedra.
Era un uomo buono, colto. Amava la letteratura e ha scritto molti libri. Su Alfieri, Pirandello, il teatro grottesco. La letteratura rappresentava per lui un mondo diverso e superiore, di difesa dalla realtà in cui si muoveva con passo esitante.
Amava l’Università, che non sempre lo ha ripagato come meritava.
Questo era l’anno del pensionamento e lui temeva il momento del distacco, il vuoto che ne deriva.
Un dio maligno e provvido gli ha evitato questo ulteriore disagio.
Caro Roberto, al mio ritorno la tua telefonata mi mancherà.
Sergio Campailla
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