Nessuno mai più come loro. Volti in cui timidezza e coraggio erano tutt’uno. E senza mai essere aggressori. Diventati forti solo nella difesa: uomini e donne e nulla più, ma di gran tempra. Non basta la luce dei ceri a illuminarli. Ci vuole un’altra luce, perpetua. È così che penso a loro, e viceversa è così che mi penso da loro pensato. Vorrei ascoltarne la luce in sogno anche quando il sogno è ormai finito, tagliato netto dal rasoio del mattino.

Il fumo azzurro delle lontananze. (Enrico Testa, in Cairn, Einaudi)

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