“segni multicolori… cancellatura dopo cancellatura rimasticano i mostri sacri” (Paola Gallerani)

Testori parla al cuore di tutti

“Stupr e prè, ai danni di Dante, Manzoni e Iacopone”: le ricerche della tesi di laurea di Daniela Iuppa di cui al post precedente, prendono le mosse dall’ampia citazione dell’inedito di Testori ai danni di Iacopone del 1989 da parte di Paola Gallerani nel preziosissimo e bellissimo Questo quaderno appartiene a Giovanni Testori con una postfazione di Fulvio Panzeri (che annuncia la prossima pubblicazione di una anastatica delle Laudi di Iacopone illustrate da Testori). A pag. 122 si parla di Stupr e prè, riportando la parte dattiloscritta dell’inedito e significative immagini dal quaderno, con il corpo a corpo dello scrittore con i Maestri. Scrive la Gallerani: “In effetti pagine strappate  dalla Divina Commedia, dall’Adelchi,  e dalle Laudi sono infilate tra quelle bianche, da disegno e fustellate per lo strappo del quaderno 99 di marca Daler 3405 (quelli con la copertina in similpelle nera di formato piccolo, 20 x 15 cm., preferito durante la malattia, coperte di segni multicolori (stilografica e biro blu, tratto nero e verde e rosso) che, cancellatura dopo cancellatura, rimasticano i mostri sacri”.

Esprimo la mia personale gratitudine alla Gallerani per il suo prezioso lavoro e all’Associazione Testori per l’amore e la passione con cui diffonde l’opera di Testori, riportando questa mail di Daniela al Direttore dell’Associazione riguardo la sua discussione di tesi. Mi sembra un grande dono, di una verità sempre sorprendente:

Io sono molto grata del lavoro, perché mi si sono aperti di fronte orizzonti sempre più ampi, sia di Testori e Iacopone, sia di me stessa. Non so cosa sarà della tesi, ma, a tal proposito, volevo dire due cose: la prima è che ci sarebbe da lavorare ancora moltissimo sul rapporto tra i due e soprattutto sull’inedito; il mio è stato solo un inizio, ho preso le misure diciamo… La seconda cosa, accaduta in seduta di laurea, l’avevo percepita già altre due volte, alla discussione della mia tesi triennale e alla rappresentazione di Erodiade a Tor Vergata. In queste occasioni sono state presenti le persone più diverse, moltissimi amici di ogni facoltà, genitori, nonni, di qualsiasi livello sociale e istruzione. Eppure tutti (TUTTI!) sono rimasti catturati da qualcosa che ha agganciato intimamente il loro animo. E anche quando sono andata in dettagli “tecnici” comunque hanno compreso tutto, perché è come se Testori rimanesse sempre a un livello che è di tutti, comprensibile da tutti (Daniela Iuppa).

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