le favole narrate sono dolci come quelle non raccontate

L’altrove e il viaggio

 Che meraviglia leggi qui se ti piace:  

L’ALTROVE  

Andiamo via, creatura mia,
via verso l’Altrove.
Lì ci sono giorni sempre miti
e campi sempre belli.

La luna che splende su chi
là vaga contento e libero
ha intessuto la sua luce con le tenebre
dell’immortalità.


Ritorno da un viaggio in Brasile e trovo grazie all’amica Luisa questa poesia del grande Fernando Pessoa, uno dei maggiori scrittori e poeti in lingua portoghese. Racconterò qualcosa del Brasile nei prossimi post, intanto ecco un altrove, molto utopico e molto lontano. Dove lo cerchiamo se non sotto casa?

Lì si incominciano a vedere le cose,
le favole narrate sono dolci come quelle non raccontate,
là le canzoni reali-sognate sono cantate
da labbra che si possono contemplare.

Andiamo via, creatura mia,
via verso l’Altrove.
Lì ci sono giorni sempre miti
e campi sempre belli.

La luna che splende su chi
là vaga contento e libero
ha intessuto la sua luce con le tenebre
dell’immortalità.

Lì si incominciano a vedere le cose,
le favole narrate sono dolci come quelle non raccontate,
là le canzoni reali-sognate sono cantate
da labbra che si possono contemplare.

Il tempo lì è un momento d’allegria,
la vita una sete soddisfatta,
l’amore come quello di un bacio
quando quel bacio è il primo.

Non abbiamo bisogno di una nave, creatura mia,
ma delle nostre speranze finché saranno ancora belle,
non di rematori, ma di sfrenate fantasie.

Oh, andiamo a cercare l’Altrove.  

No Comments

Leave a Reply

Your email is never shared.Required fields are marked *