La poesia di Luisa Di Bagno per le persone dei paesi del terremoto

LUOGHI D’INFANZIA
Il treno viaggia veloce
come i miei pensieri…
di fronte a me un
intreccio di colori
esili dune verdi ove
vorrei correre a nudi piedi…
lasciando portar via al Dio
Eolo dolore, nostalgia, insite
Nell’ossessiva mente, nella
Visione di una vita apparsa
Come mera illusione nello
Sguardo di una natura che
Apre gli occhi.
Tra i sassolini delle rotaie
cresce l’erba che nessuno
Ha mai piantato.
Le margherite crescono nei campi
Colorandoli di un manto bianco
Candido e puro…
Lo scorrere delle foto…
Ahi quanti ricordi sotto le macerie
Ahi quante lacrime, calcinacci e
Ferri addosso…
Tu spettatore esterno e incredulo
In colpa di essere ancora vivo
Guardi l’appello dei condannati
Da chi?
Non sappiamo…
Non c’è dato saperlo…
Esonerati per la seconda volta i
Luoghi dell’infanzia, intimi luoghi
Segreti… il recupo, le castagne dei
Colli, le grugnalette, le costi e quel
Ponte a cinque occhi al di là del quale
Avvertivo un unico suono Tu Tu Tu
Era il cuore di una bimba che
Tornava ai suoi monti…

Luisa Di Bagno, ad Amatrice, San Benedetto, zia Delia e Fabiana…

No Comments

Leave a Reply

Your email is never shared.Required fields are marked *