Monthly Archives: April 2012

La sfida dell’altezza e “il semplice riconoscimento”.

Sì bello morire quando la nostra giovinezza arranca su per la roccia, a conquistare l’alto. L’ampio e l’altezza eroica, la sfida, il rischio, la scalata. Bruciare la candela da tutte e due le parti. Continua la poesia Alpe di Antonia Pozzi (Antonia Pozzi, Poesia che mi guardi, Luca Sossella editore, con allegato un bellissimo DVD […]

Con Giacomo (la parte luminosa nella preghiera dei cieli)

“Nient’altro che una preghiera semplice ”. Maggio. “Prega con i tuoi amici”, così Giacomo ha detto a Pina, domenica 15 aprile, nella clinica Pio XI, a Roma, sulla via Aurelia. Pina è commossa, “non ha detto ‘pregate per me, per la mia guarigione’, ha detto prega con i tuoi amici”. Mi porta, il 26 aprile, […]

Ungaretti: ecco come fa Iacopone

Ecco come fa Iacopone. … Anima e corpo erano in quel’onda del canto così impegnati e compromessi e rapiti che il tema non aveva bisogno di essere cercato: era presente, era necessario, scoppiava con sicurezza improrogabile. Noi moderni abbiamo molto da imparare dai maggiori. Abbiamo da imparare a usare le parole-luce come le usavano, abbiamo […]

Che la mia vita sia buona e piena…

La Maddalena. Questa figura così umana, così vicina, che incontrando Gesù rinasce, ha una vita nuova, piena e buona. Nel messaggio Urbi et Orbi di Benedetto XVI e in una poesia che Testori scrisse guardando alla Maddalena di Masaccio. Ogni cristiano rivive l’esperienza di Maria di Magdala. E’ un incontro che cambia la vita: l’incontro […]

Testori e Morlotti: “Variazioni sopra un canto”

Al ritorno dalla splendida mostra di Ravenna (Miseria e splendore della carne. Testori e la grande pittura europea) rileggo quanto Testori scrisse nel 1991 su Le bagnanti di Morlotti. Testori si chiede come poter resistere a quei tramonti. E io mi chiedo come poter resistere a queste parole che svelano le cose, a questa dolcezza […]

Autobiografia di un ergastolano

“Adesso soltanto il silenzio della notte. E la tempesta della mente. Lo sgomento. Finalmente il dolore, forse, la comprensione…Da quel momento io sono un altro. Migliore, peggiore? Non lo so. Certamente una persona diversa, colma di un dolore nuovo. Di un dolore irrecusabile e inestinguibile, ma finalmente vero. Perchè consapevole di provenire da una ferita […]