Monthly Archives: July 2018

La nostalgia di Aurelio Picca di quando Roma era plebea e non miserabile

Pensai,  senza dirlo  ancora a me stesso, che i criminali e gli artisti sono una cosa sola. Feroci, spietati, nudi, estremi, senza paura, pronti a morire per cercare l’assoluto.     Quando la vidi non sapevo fosse Roma. Era domenica e nell’aria non volava un grammo di polvere. L’autobus ci lasciò sulla via Appia, a […]

Borsellino, direi non a caso, parlando nell’atrio della Biblioteca Comunale di Palermo – il 25 giugno 1992, un mese dopo l’assassinio di Giovanni Falcone e qualche settimana prima di essere a sua volta ucciso – affermò: “La lotta alla mafia, il primo problema da risolvere nella nostra terra bellissima e disgraziata, non doveva essere soltanto una distaccata opera di repressione, ma un movimento culturale e morale che coinvolgesse tutti e specialmente le giovani generazioni, le più adatte – proprio perché meno appesantite dai condizionamenti e dai ragionamenti utilitaristici che fanno accettare la convivenza col male – a sentire subito la bellezza del fresco profumo di libertà che fa rifiutare il puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza, della contiguità e, quindi, della complicità”.

VINICIO MARCHIONI: «CECHOV E IL TERREMOTO MI HANNO TRASFORMATO»

ROMA – Chissà cosa diranno quelli che quando lo incontrano per strada, a Roma, ancora lo chiamano Freddo. Dieci anni dopo la straordinaria interpretazione in Romanzo Criminale – la serie (era il 2008: Netflix un fenomeno Usa e Gomorra solo un romanzo), Vinicio Marchioni si è liberato dall’ombra – mai rinnegata – di quel personaggio […]

Raffaele Manica,Praz (e Testori)

In Praz c’è anche “il fiato del narratore imitativo che dalla pittura viene preso al laccio”, scrive Enzo Siciliano, “Penso allo Zurbaràn che è impossibile non intravedere nell’aprirsi del capitolo intitolato Il Trionfo della morte (…) Il passo (di Praz) è questo “Ampio, il viso di terracotta rovente, il naso come un corimbo di giacinto […]

Appello di Padre Zanotelli

Scusatemi se mi rivolgo a voi in questa torrida estate, ma è la crescente sofferenza dei più poveri ed emarginati che mi spinge a farlo. Per questo, come missionario e giornalista, uso la penna per far sentire il loro grido, un grido che trova sempre meno spazio nei mass-media italiani, come in quelli di tutto […]