Il Gibbone di Giorgio Caproni
No, non è questo il mio
paese. Qua
fra tanta gente che viene,
tanta gente che va
io sono lontano e solo
(straniero) come
l’angelo in chiesa dove
non c’è Dio. Come,
allo zoo, il gibbone.
Nell’ossa ho un’altra città
che mi strugge. È là.
L ‘ho perduta. Città
grigia di giorno e, a notte,
tutta una scintillazione
di lumi – un lume
per ogni vivo, come,
qui al cimitero, un lume
per ogni morto. Città
cui nulla, nemmeno la morte
mai, – mi ricondurrà.
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