incipit

Speravamo che qualcosa succedesse

E

“Eravamo molto giovani. Credo che in quell’anno non dormissi mai”

Così l’incipit del Diavolo sulle colline, tra i più significativi di Pavese. Di seguito un altro stupendo incipit, da La bella estate, capace di registrare l’impeto giovanile, sul limite della “maturità-rassegnazione”, alla ricerca di un varco rispetto al tempo stabilito dalle forme della società. Alla ricerca del tempo dell’accadere (“speravamo ancora che qualcosa succedesse”).


A quei tempi era sempre festa. Bastava uscire di casa e traversare la strada, per diventare come matte, e tutto era così bello, specialmente di notte, che tornando stanche morte speravamo ancora che qualcosa succedesse, che scoppiasse un incendio, che in casa nascesse un bambino, o magari venisse giorno all’improvviso e tutta la gente uscisse in strada e si potesse continuare a camminare camminare fino ai prati dietro alle colline.

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