La saggezza di Croce (e l’urto di Pavese… nei prossimi post)

Non c’è altro da fare fino alla fine (ripness is all)

La vita intera è preparazione alla morte, non c’è da fare altro fino alla fine che continuarla attendendo con zelo e devozione a tutti i doveri che ci spettano. La morte sopravverrà a metterci in riposo, a toglierci dalle mani il compito a cui attendevamo; ma essa non può fare altro che interromperci, come non possiamo far altro che lasciarci interrompere, perché in ozio stupido essa non ci può trovare

Benedetto Croce, Soliloquio, Quaderni della critica, 19-20, 1951.

No Comments

Leave a Reply

Your email is never shared.Required fields are marked *