ora che ho visto cos’è guerra

Il fastidio e la vergogna

“Niente è accaduto. Sono a casa da sei mesi, e la guerra continua … tolto il fastidio e la vergogna niente accade”. Il fastidio e la vergogna, un senso di rassegnazione e come di difesa, mentre il tempo trascorre e niente accade, anche di fronte all’esplodere di enormi conflitti. Cesare Pavese, ne La casa in collina, descrivendo le battaglie partigiane seguite all’8 settembre del 1943, ha una intuizione profonda, nel chiedersi sulle radici ultime del male, davanti alla constatazione che “anche vinto il nemico è qualcuno, che dopo averne sparso il sangue bisogna placarlo… se viviamo lo dobbiamo al cadavere imbrattato. Per questo ogni guerra è guerra civile: ogni caduto somiglia a chi resta, e gliene chiede ragione”:

Io non credo che possa finire. Ora che ho visto che cos’ è guerra, cos’è guerra civile, so che tutti, se un giorno finisse, dovrebbero chiedersi: – E dei caduti che facciamo? Perché sono morti? – Io non saprei cosa rispondere. Non adesso almeno. Né mi pare che gli altri lo sappiano. Forse lo sanno unicamente i morti, e soltanto per loro la guerra è finita davvero (Cesare Pavese, La casa in collina).

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