Un brano di una meditazione su san Paolo che don Giacomo Tantardini ebbe a pubblicare per la rivista 30giorni («La grazia di Dio salvatore: libera, bastevole, per noi necessaria»).
Quando vado a pregare sulla tomba di Paolo, nella Basilica di San Paolo fuori le Mura di Roma, in ginocchio, ripeto sempre un inno: «Pressi malorum pondere te, Paule, adimus supplicis/ oppressi dal peso di tanta contrarietà [innanzitutto dai nostri poveri peccati] veniamo a te Paolo, supplici/ […] quos insecutor oderas defensor inde amplecteris […] quelli che tu quando eri persecutore hai odiato, adesso come difensore li abbracci». In questo abbraccio, in questo essere amati da Gesù, anche attraverso gli amici di Gesù, possiamo ripetere: «L’amicizia è una virtù, ma l’essere amati non è una virtù, è la felicità».
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