Ad onor del vero, la voce dell’accanimento sui libri che ha ispirato il sonetto del post precedente, ad una verifica personale, è risultata esagerata. La biblioteca Papillon di Rebibbia Nuovo Complesso, Casa Circonsariale di Roma, ha subito qualche danno ma non grave, nella media di queste perquisizioni (a meno di una rapidissima e, credo improbabile, sanatoria). Resta il bel sonetto da leggere più in generale, per eventi e pensieri che ostacolano sistematicamente l’arte come possibilità di vita nuova, in qualsiasi luogo del mondo

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