Omaggio dell’arte alla libertà d’espressione. Mostra di opere contemporanee
La collezione d’arte sulla libertà di stampa arriva alla Biblioteca Nazionale Centrale di Roma. È il penultimo appuntamento di un viaggio cominciato nel settembre del 2011 a Caldarola (Macerata) e che si concluderà all’inizio del nuovo anno a Pesaro, nel Palazzo Ducale.
Nel corso di questo percorso itinerante la collezione si è notevolmente arricchita non solo di altre firme importanti e autorevoli ma anche della collaborazione della Biblioteca Nazionale: le sessanta opere d’arte sono accompagnate da una rassegna digitale di articoli, copertine e vignette dedicate alla censura e tutte provenienti dalle collezioni della Biblioteca.
Con questa mostra l’Ordine dei giornalisti delle Marche e i partner che lo affiancano, non vogliono proporre la loro idea di libertà, ma offrire uno spunto di riflessione su un tema per nulla scontato.
Visitatela, è bellissima, cruda, crudele a volta, ma vera. Fino al 5 gennaio. Straordinario il quadro di Ombretta Buongarzoni, Liberi di sognare, dove mani ruvidi di detenuto in primo piano di un intenso bianco-nero, tengono un libro fuori le sbarre. I colori del quadro sono assolutamente più espressiva della immagini presa da internet qui sotto che non rendono la bravura dell’artista che “trasforma il dolore, il suo, in armonia e allegria”. Tra Ombretta e un artista accademico, leggiamo nel bel catalogo, in omaggio o offerta libera alla mostra, vige la stessa differenza che uno spumante stagionato e un vino di osteria. Lei “appartiene alla strada, la polvere, il suo odore, le lacrime, la terra, una natura viva e vibrante”.
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