Il lettore si insinua allora nel testo che gli appartiene non meno di quanto appartenga all’autore (dopo che lo ha pubblicato ma anche prima: dal momento in cui le parole sono scese sulla carta ha potuto iniziare, teoricamente, la scorreria di chi legge), – si insinua per godere, ricreando pure il piacere d’un’altra solitudine assieme a quella dei brani isolati dall’autore: la sua, di lui lettore. Gli piace star solo. Ma nel mondo di un altro. Che a volte è un grande. Star solo nel mondo di un Grande della Terra. ((Enrico GUaraldo, In cerca del Mattino, Milano, Franco Angeli, 2004)
Enrico Guaraldo, per una lettura mattinale, l’isolamento e il piacere di leggere.
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