Il bellissimo disegno (dedicato a Daniele Dalia) è di Angela Ferro. Si chiude per questo anno la bella esperienza di laboratorio integrato all’Università di Tor Vergata. Il 14 giugno incontro finale. Ne riparliamo. Uno dei temi centrali è quello espresso da Testori con la sua incisività e umanità radicale. L’articolo, sul Corriere della sera del 13 aprile 1981, fa parte de La maestà della vita con il titolo Ma nessuno si è ricordato che c’era anche la prima festa degli handicappati.

Giovanni Testori e la tirannia della perfezione

immagine 2 da inserire davanti alla sezione scrivere

A furia di benessere e consumismo mitizzati, siamo forse giunti al punto in cui non son già gli habdicappati che han timore di entrare nella durezza della vita, ma siamo noi che, illusi d’essere ben formati e completi, abbiamo timore del loro lento, doloroso, lucido mettersi al nostro fianco, correre con noi, con noi cantare, far festa, ma ancora prima, del loro lavorare, studiare, amare, e, insomma, costruire la vita sociale e religiosa delle città e dei paesi?

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